mercoledì 26 marzo 2008

rami di sole


come piccoli boccioli
attesi e cercati
nei giorni di marzo
illuminati da un sole più vicino
che allenta il respiro
a lungo protetto da sciarpe accaldate
e che, con i rami spinti dal vento,
dirige l'orchestra dei sensi
.. e vien voglia di mordere
il dolce piacere che per ora di riso e miele
ha il solo sapore

un caramello di
* 100 gr zucchero semolato
* 80 gr miele
* 50 gr acqua
quanto imbrunisce e lo zucchero è ben sciolto aggiungere
150 gr riso soffiato
100 gr sesamo
qualche seme di anice
due gocce di essenza di vaniglia
mescolare bene, amalgamando il caramello
distendere su carta da forno livellando il composto e non appena inizia a freddarsi, tagliare a losanghe con un coltello dalla lama bagnata con acqua fredda

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martedì 25 marzo 2008

accendimi allumette!



mi volto e alle spalle
raccolgo un coro lontano
di quando caricarono di peso su un pulmann
un ciuffo spettinato
che a quel coro si unì
per giorni pigri di viaggio e sere chiassose
tra boccali di birra e ricordi sul campo
inseguendo la palla ovale
e rincorrendo un respiro affannato
che si scioglie in gola
e illumina la pancia: allumette!

per queste nostalgicamente invitanti sfogliate la ricetta della pasta sfoglia ceraunavolta indicata in qualche post più sotto -per i ventagli- e che riporto sinteticamente per comodità
* 150 gr farina OO
* 150 gr burro freddo
* 150 gr ricotta (o robiola)
impastare burro e farina per ottenere una sabbia granulosa. aggiungere la ricotta impastare e poi al freddo per almeno un'ora.
stendere la pasta in un rettangolo su carta da forno.
preparare con
2 albumi
130 gr zucchero a velo (potrebbe servirne anche di più, dipende dalla grandezza delle uova dunque è utile averne una quantità superiore a disposizione)
un cucchiaio di succo di limone
la glassa che dovrà avere una consistenza fluida, non troppo densa ma non liquida.
spennellare la pasta con la glassa ottenuta e lasciar seccare per 5 minuti.
nel frattempo, riscaldare in una casseruola della marmellata a piacere (per quelle della foto è stata usata una marmellata di pesche) e poi passarla al setaccio qualora abbia dei pezzetti di frutta.
infilarla in un sac à poche/in una siringa/in una siringa preparata con carta da forno (un quadrato arrotolato in obliquo) con apertura molto sottile e rigare a piacere la glassa.
ritagliare dei rettangoli o delle strisce di pasta a piacere, adagiare su placca da forno e far cuocere a 180°/200°C sino a quando non sono colorate e la glassa si è seccata rialzandosi.
infilare adagio ma non troppo tra le labbra e socchiudere per qualche istante le palpebre.
illuminano?

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sabato 22 marzo 2008

miele per l'est



le mani infilano
strati di noci e burro
mandorle e mele
e poi, impacciate spargono miele e zucchero
così,
aspettano gli occhi
di assaggiare un che di oriente
in chi ad est c'è
ma è solo una patavina questione di punti di vista
scambiati e così delicatamente combinati

un baklava avventuroso si costruisce con fogli di pasta fillo, 5, imburrati e sovrapposti. noci, mandorle, nocciole a piacere, non meno di 150 gr almeno tritate a coprire l'ultimo strato di fillo. le mele (2 fudji brillanti), bagnate in acqua e limone a dadi sopra il trito di frutta secca e poi ancora frutta secca a coprire le mele. un ultimo strato di fillo (se due ancora meglio) curando di sigillare bene i bordi. qualche taglio a spicchio e in forno a 180°C fino a quando la fillo non si colora e il profumo irrora la cucina. mentre cuoce in forno, preparare uno sciroppo di acqua e zucchero e miele (150 gr zucchero; 100 gr acqua; 80 gr miele) e, quando pronto, farlo raffreddare. aggiungere una volta fresco (se caldo l'aroma evaporerà) un cucchiaio di acqua di rose o di fiori d'arancio e mescolare. ancora al fresco.
quando il baklava amodomio è pronto ritirarlo dal forno e inondarlo di sciroppo.
raffreddare e gustare lentamente.

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giovedì 20 marzo 2008

pan di nuvole


gonfi e spumosi
s'illuminano di alba e tramonto
sciogliendosi tra le labbra
piccine e grandi
amanti di giostre e grida a colori
di lustrini e smalti
di macchinine e motori simulati
con le mani sporche per terra
e gli occhi che chiedono
un altro ancora, l'ultimo lo giuro!

i pan di nuvole seguono queste dosi
60 gr albume
10 gr glucosio o miele (facoltativo)
30 gr colla di pesce (meglio 30 di 20 perchè al primo tentativo è preferibile averli sodi piuttosto che umidi)
150 gr zucchero semolato o a velo
50 gr acqua
qualche goccia di limone o un pizzico di acido citrico
aroma a scelta (fiori d'arancio, acqua di rose, essenza mandorle, vaniglia, meglio un aroma alcolico)
colorante alimentare in polvere o liquido (a seconda della comodità d'uso)
in un pentolino rovesciare zucchero, acqua e glucosio ed accendere un fuoco moderato. far bollire e raggiungere i 125°C (o se non si dispone di un termometro lasciar bollire sino a quando il composto diventa liquoroso, leggermente ambrato e si è ridotto notevolmente rispetto all'inizio, all'incirca una decina di minuti). nel frattempo montare gli albumi con il limone o acido citrico e quando spumosi aggiungere un cucchiaio di zucchero per sigillare. montare ancora un paio di minuti. ammollare la colla di pesce e predisporre una ciotola di acqua fredda dove inserire la casseruola con lo sciroppo di zucchero. tenere comodi colorante e aroma qualora decisi ad inserirli.
quando lo sciroppo è pronto, togliere dal fuoco e mettere a raffreddare il fondo della casseruola nell'acqua fredda, curando che quest'ultima non vi entri. mescolare ed aggiungere la colla di pesce strizzata. mescolare bene sino a sciogliere la colla. aggiungere colorante (mescolare) ed aroma.
quando il composto si è leggermente raffreddato, circa 5 minuti, versarlo nel recipiente delle chiare montate in funzione, adagio ma allegro.
con il movimento delle fruste il composto inizierà a raffreddarsi e contestualmente a crescere di volume.
ci vorranno almeno 10 minuti, il tempo necessario per sentire con i palmi delle mani il contenitore delle chiare rinfrescarsi e farsi meno accaldato.
predisporre una teglia spolverizzata di zucchero a velo e amido e all'interno versare il composto montato. livellare e ancora cospargere di amido e zucchero.
lasciar riposare qualche ora se non una notte intera e poi tagliare a cubi.
l'irregolarità è la loro bellezza.

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