giovedì 15 maggio 2008

i primi di maggio

qualche settimana fa il mio Prato della Valle si è riempito come spesso accade di banchetti e profumi, di colori e voci, mescolando il dialetto del mercà con gli accenti di tanti che da tutta Europa sono giunti a noi per portaci idealmente alla loro tavola.
devo confessare con rammarico che i cibi assaggiati, non tutti questo è vero -ma dove non sono arrivate le mie mani e le mie labbra ho sfruttato quelle di amici e conoscenti ascoltando i loro assaggi- non sono stati all'altezza non solo dell'aspettativa quanto del costo che biscotti, spezie, crauti, ciambelle, formaggi presentavano al golosamente curioso avventore.
la sensazione di essere ad una festa quindi che è festa solo nelle parole e non nei fatti. di essere tra banchetti belli da guardare ma forse troppo simili ai famosi specchietti per le allodole di cui siamo circondati ogni giorno, in tutti i luoghi del consumo e dell'acquisto quotidiani.
a questo punto, mi chiedo dove sia la festa e perchè tali occasioni debbano uniformarsi alla tendenza di volerci tutti uguali fuori e dentro, per quello che mangiamo.
se europa in prato è pubblicizzata, Europa in prato dev'essere! e questo può prevedere un costo forse non a buon mercato ma non una qualità inferiore a quella del rione di casa nostra o dell'ultimo supermercato all'angolo remoto della città.
la tavola è luogo di incontro e per chi incontra poco i ns amici all'estero - ma non solo- è importante che vengano create delle occasioni come questa da sfruttare per insegnare i profumi e i sapori della Terra tutta e non confonderci le idee con surrogati stereotipati di prodotti simil artigianali ma che poi di fatto sono industriali (mi riferisco, solo per offrire un esempio, ai banchi di dolciumi siciliani così come di biscotti bretoni spacciati per provenienti da laboratori artigianali e che di artigianale avevano ben poco).
per non dilungarmi nella polemica qualche scatto che mi sono divertita a fare, curiosando qui e lì, in preda all'entusiasmo di afferrare comodamente un pizzico di "esotico" e ancora all'oscuro di quel che la mia pancia, più tardi serenamente seduta a tavola, avrebbe poi confessato!


formaggi francesi, puglia, chincaglieria



biscotti francesi (navettes), olandesi, noccioline italiane



salisburgo e hotdogs


lavanda, saponi francesi


spezie, liquerizia calabrese



frutta locale, sopresse, frutta secca



pietre dure, saponi marsigliesi, fiori di legno austriaci, mela caramellata



thè, olive pugliesi, insaccati trentini


saponi e amico pugliese

puglia, thè francia, sopressa veneta e birra

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