mercoledì 29 aprile 2009

esperanza


non so dalle vs parti come sia
ma qui nella padania si sta virando verso paesaggi e climi decisamente.. irlandesi!
eh si, belle le foglioline verdi, ma ora sono fluo!

eh si, belli i temporaloni primaverili ma la sensazione in qst settimana passata al mattino spiando claudicante dalla finestra era quella di aver inghiottito la pausa estiva e di ritrovarsi già alle prese con un glorioso autunno..
ebbene per darsi un po' di stimoli e colori un bicchierino di indubbia facilità che sa di cose semplici ed instancabili e che si ravviva con le prime fragole di una stagione tiepida che si fa ben attendere.


a margine, qualche scatto di una giornata in bella compagnia sui nostri colli euganei che in questo periodo sono verniciati a festa!

ed immancabile la ns sopressa, per chi non la conoscesse uno dei salumi più golosi da accompagnare con il pane dei colli, soffice e pieno e, naturalmente "un bel goto di vin rosso che liga in bocca" come a noi piace dire!

e finalmente il bicchierino, voilà!


per 2 bei bicchierini sono sufficienti
250 ml latte
2 cucchiai di maizena
50 gr zucchero
mezza stecca di vaniglia
40 gr di pasta di mandorle
una quindicina di fragole mature
qualche pistacchio naturale per decorare
e dunque, scaldare il latte, versarlo nel mixer con la pasta di mandorle e mettere in azione: la pasta di mandorle per effetto della centrifuga e della temperatura del latte si scioglierà, conferendo al latte un delicato sapore.
a parte mescolare la maizena e lo zucchero e versare a filo il latte mandorlato. aggiungere i semini della vaniglia e porre su fuoco moderato fino a quando la crema non si rapprenderà.
mondare le fragole, tagliandole longitudinalmente.
rivestire le pareti del bicchiere con le fragole in verticale e facendo attenzione versare la crema di latte per circa 3/4 cm (v. foto). ancora un altro strato di fragole distese orrizontali sulla crema, un cucchiaio di zucchero di canna e un altro strato di crema. Idem per l'altro bicchiere.
a piacere le decorazioni, con una fragola sezionata e dei pistacchi come nel mio caso.
porre in frigorifero per almeno un'ora e mezza prima di attaccare!



Read More...

martedì 21 aprile 2009

sfiziosando


nell'attesa del prossimo dolcino al cucchiaio
due idee super semplici e stranamente .. salate!
per quelle occasioni in cui non si ha troppo tempo, fantasia o ingredienti a disposizione ma il piacere di una mangiatina saporita ci si vuole ad ogni modo concedere.
e così, dopo averla assaggiata al Salone del Gusto lo scorso inverno, mi sono decisa di provare la mitica Focaccia di Recco che avevo divorato bollente in mezzo alla folla scalpitante! ebbene diciamo, un risultato non perfettamente coincidente con l'originale se non altro per i tempi di cottura che credo di aver dilatato per qualche minuto di troppo ma devo dire che la focaccia s'è fatta mangiare e anche parecchio di gusto!
in velocità anche delle semplicissime sfogliatine al radicchio, queste davvero realizzate all'ultimo e con il minimo sforzo ma che si possono rivelare una soluzione veloce e d'effetto per un aperitivo improvvisato, proprio ora che la luce al tramonto indugia e amplifica il desiderio di una giornata da chiacchierare fino a tardi.
buon sole!



Per la Focaccia di Recco ho seguito la ricetta del mio libricino delle Sorelle Simili che riporto fedelmente
250 gr di farina
125 g di acqua
25 gr di olio EVO
3 gr di sale
300 gr di stracchino
1-2 cucchiai di latte (il latte serve per stemperare lo stracchino nel caso in cui sia molto denso)
Scaldare il forno a 220° C.
Impastare velocemente farina acqua, olio e sale, si otterrà un impasto morbido; dividere l'impasto in due palle che si lasceranno riposare coperte per 10-15 minuti; nel frattempo mescolare lo stracchino con un po’ di latte per renderlo più cremoso. Stendere la pasta formando due rettangoli sottili senza utilizzare troppa farina per stenderli (troppa farina rende il composto duro); stendere il primo sul fondo, spalmare lo stracchino lasciando liberi i bordi, coprire con il secondo rettangolo e sigillare bene; spennellare con olio e bucare (strappando leggermente) in più punti la superficie con un coltello.


infornare per una quindicina di minuti e divorare bollente!
S'intende che il formaggio autentico di questa golosa focaccia è crescenza, realizzata con latte di allevamenti di Genova tuttavia lo stracchino andrà più che bene. io ho aggiunto anche una leggera grattugiatina (non più di 20 gr di parmigiano) alla "mantecatura" del formaggio.
Quanto alle sfogliatine ho utilizzato il mio stampo da muffin, ritagliato il disco di pasta sfoglia con dei coppa pasta della grandezza del diametro degli stampini, spennellato con olio gli stampini, adagiato il disco di sfoglia e bucherellato.
a parte mondato il radicchio di Treviso (quel che rimane, a stagione ormai completata), lasciato nella sua lunghezza e passato in padella con olio evo caldo e uno spicchio di aglio. lasciato rosolare per una quindicina di minuti e se occorre bagnato con qualche cucchiaio di acqua. per chi piace ci sta una leggera spruzzatina di aceto balsamico da far evaporare a fuoco alto.
con una pinzetta ho adagiato il radicchio in ogni stampino e ho preparato dei cubetti di fontina valdostana che ho appoggiato sulla verdura.
spolverata di pepe nero e di erba cipollina tagliata finemente.
in forno a 210°C per una decina di minuti.
bon appétit!

Read More...

martedì 14 aprile 2009

leggerezza


le nuove foglioline ispirano peccati di gola meno corposi e più soffici
con l'inganno che alla leggerezza delle consistenze non si accompagna una leggerezza.. calorica!
ma sarebbe rispettoso rinunciarvi in nome di un sole tiepido che avvicina spiaggia e costumi? giammai! piuttosto una corsetta o una passeggiatina lungo le vie più verdi della città, magari raccogliendo dettagli che per anni sono scivolati distrattamente ai nostri sguardi impegnati altrove e poi ricompensa delle ricompense la gioia dei sensi!
non so se la bavarese qui sotto sia realmente la ricompensa migliore ma io ce l'ho messa tutta!
passato lu santu passata la festa e così nessuna augurio in ritardo se non quello per una settimana di sole in compagnia dei primi venticelli ammorbiditi!



la mia bavarese ai pistacchi è stato un esperimento, tirando un po' le somme dalle ricette dei miei libroni e quelle in rete che più si avvicinavano al mio ricordo di quando entravo in una pasticceria con le scarpette di vernice e sceglievo naso appiccicato al vetro la bavarese più golosa che potessi mai immaginare!

e allora per 4 stampini
3 tuorli
mezza stecca di vaniglia
100 gr zucchero
250 ml latte
4 fogli gelatina
100 gr pistacchi naturali
200 gr panna fresca
sbattere i tuorli con lo zucchero fino a renderli chiari senza incorporare troppa aria. aggiungere i semini della vaniglia e mescolare.
intiepidire il latte con il bacello di vaniglia e aggiungerlo ai tuorli sbattuti facendo attenzione a non cucinarli, si aggiunge piano piano e poco alla volta mescolando con costanza.
idratare i 4 fogli di gelatina in acqua fredda, strizzarli e tenerli da parte.
porre il composto tuorli+latte in un pentolino e farlo rapprendere a bagno maria senza raggiungere il bollore. il composto è pronto quando vela il cucchiaio.
aggiungere alla crema inglese i fogli di gelatina strizzati e mescolare.
tritare con un mixer i pistacchi e aggiungerli al composto.
lasciar raffreddare.
nel contempo, montare la panna montata. (prima di montarla la dimentico per una decina di mintui in freezer per farla montare meglio).
aggiungere con una spatola la panna a tranches, amalgamandola bene al composto e stemperare gli eventuali grumi che si formano.
versare negli stampini bagnati con acqua e lasciare in frigorifero per almeno 3 ore.
la mia versione prevede anche l'inserimento dei lamponi, non solo in superficie a decorare quanto all'interno della bavarese.
ho versato un primo strato, adagiato in ogni stampino i lamponi e coperto con un altro strato di bavarese.
gnam!

Read More...