venerdì 22 febbraio 2008

tango de leche



guscio friabile per chi non troppo aspetta
ripieno forse tenace per chi poco sgambetta
e così, da lontano, biscottini argentini per chi se l'immagina, l'Argentina, mentre mastica il sapore della fantasia
col naso sul vetro a seguire il volto dei rami annebbiati
fissandoli negli occhi
per quando la nebbia farà posto ai colori
rapiti in un tango

la ricetta è frutto di navigazioni pigre per la rete e, dunque, rubata a chi forse non è stato in Argentina ma per ora si accontenta di questi cosini qui
180 gr maizena
100 gr faina "OO" setacciata
1 uovo e 2 tuorli
bacello di vaniglia
scorza di mezzo limone
100 gr burro
150 gr zucchero a velo
2 cucchiai da thè di lievito chimico
per il ripieno l'origine vuole che si tratti di dulce de leche.. o qualcosa di molto simile, oggi ho provato così
1 scatola di latte concentrato
100 gr zucchero
per i gusci
setacciare maizenza, farina, lievito, e semi di vaniglia. mescolare.
montare il burro (lasciato ammorbidire a temperatura ambiente) con lo zucchero a velo ed aggiungervi la buccia del limone grattuggiata. aggiungere uno alla volta l'uovo e poi i due tuorli mescolando bene e con cura.
aggiungere alle farine e mescolare sino ad ottenere una pasta compatta.
stendere su una superficie infarinata e utilizzare un coppapasta di 3 o 4 cm, per ottenere dei cerchi che andranno adagiati su carta da forno e cucinati a 180°C per meno di una decina di minuti (prestare attenzione alla prima teglia)
procedere con il dulce de leche artigianale versando in una casseruola il contenuto di una lattina di latte concentrato e zucchero e portare a bollore senza arrestare la mano dal mescolare il composto che tende ad attaccarsi alle pareti della pentola con estrema facilità. quando assume consistenza e colore caffelatte è pronto per farcire i gusci.

Nessun commento: